ministri straordinari
Tra i ministeri ecclesiali, una nuova attenzione viene oggi riservata al servizio straordinario della Comunione.
Questo ministero, che ha fondamento nella tradizione della Chiesa sin dalle sue origini, ha avuto una propria connotazione con l'Istruzione Immensae caritatis del 29.1.1973, che lo ha istituito ufficialmente e dà la possibilità a religiose/i e laiche/i di distribuire l’Eucarestia quando i sacerdoti sono in difficoltà o mancano.
Affine al ministro dell'accolitato, questo servizio se ne differenzia per il campo più ristretto e per le circostanze eccezionali in cui può essere svolto. È un incarico straordinario, non permanente, concesso in relazione a particolari e vere necessità di situazione di tempi e di persone.
Il Conferimento e l'esercizio di questo ministero rappresentano un fatto pastoralmente significativo nella Chiesa di oggi.
Anche nella nostra parrocchia, dal giugno 2009 è iniziato questo servizio attraverso alcuni parrocchiani che, previo adeguata preparazione, distribuiscono l’ Eucarestia in Chiesa, quando è necessario, e nelle famiglie alle persone anziane o ammalate che ne facciano richiesta.
Alcune persone desiderano ricevere l'Eucaristia il primo venerdì del mese, altre nel giorno del Signore.
Da indicazioni pastorali, è assai opportuno che la Comunione ai malati sia recata la domenica, dopo una delle S. Messe. Ciò serve a collegare anche in modo visibile la celebreazione eucaristica di tutta la comunità con la partecipazione al mistero pasquale, attraverso la comunione di quelle persone che sono impossibilitate a parteciparvi. È un modo altresì di tenerle informate delle iniziative pastorali della parrocchia e coinvolgerle in esse, almeno con la preghiera e con l'offerta al Signore di sofferenze e sacrifici. Inoltre portare la Comunione è anche far comunione e per questo cerchiamo anche di farci carico di qualche loro necessità talora in modo individuale o come comunità.
Con l'arrivo di Suor Francesca e grazie alla sua capacità e disponibilità, le persone alle quali portiamo la Comunione sono sensibilmente aumentate. Ha saputo coinvolgere altre persone con le quali va nelle famiglie che desiderano ricevere l'Eucaristia o anche una semplice visita.
A suor Francesca Magro viene in modo naturale affidare il coordinamento di questo gruppo di ministri
Per contattarla. tel. n° 3403487542
Gli altri sono:
Elsa Chiarotto, tel n° 0434-363242 Loredana Tesolin, tel n° 3491927323
Marcello Cadamuro, tel n° 3486975783 Adelchi Anastasia, tel. n° 3473833298
Adelchi
Questo ministero, che ha fondamento nella tradizione della Chiesa sin dalle sue origini, ha avuto una propria connotazione con l'Istruzione Immensae caritatis del 29.1.1973, che lo ha istituito ufficialmente e dà la possibilità a religiose/i e laiche/i di distribuire l’Eucarestia quando i sacerdoti sono in difficoltà o mancano.
Affine al ministro dell'accolitato, questo servizio se ne differenzia per il campo più ristretto e per le circostanze eccezionali in cui può essere svolto. È un incarico straordinario, non permanente, concesso in relazione a particolari e vere necessità di situazione di tempi e di persone.
Il Conferimento e l'esercizio di questo ministero rappresentano un fatto pastoralmente significativo nella Chiesa di oggi.
Anche nella nostra parrocchia, dal giugno 2009 è iniziato questo servizio attraverso alcuni parrocchiani che, previo adeguata preparazione, distribuiscono l’ Eucarestia in Chiesa, quando è necessario, e nelle famiglie alle persone anziane o ammalate che ne facciano richiesta.
Alcune persone desiderano ricevere l'Eucaristia il primo venerdì del mese, altre nel giorno del Signore.
Da indicazioni pastorali, è assai opportuno che la Comunione ai malati sia recata la domenica, dopo una delle S. Messe. Ciò serve a collegare anche in modo visibile la celebreazione eucaristica di tutta la comunità con la partecipazione al mistero pasquale, attraverso la comunione di quelle persone che sono impossibilitate a parteciparvi. È un modo altresì di tenerle informate delle iniziative pastorali della parrocchia e coinvolgerle in esse, almeno con la preghiera e con l'offerta al Signore di sofferenze e sacrifici. Inoltre portare la Comunione è anche far comunione e per questo cerchiamo anche di farci carico di qualche loro necessità talora in modo individuale o come comunità.
Con l'arrivo di Suor Francesca e grazie alla sua capacità e disponibilità, le persone alle quali portiamo la Comunione sono sensibilmente aumentate. Ha saputo coinvolgere altre persone con le quali va nelle famiglie che desiderano ricevere l'Eucaristia o anche una semplice visita.
A suor Francesca Magro viene in modo naturale affidare il coordinamento di questo gruppo di ministri
Per contattarla. tel. n° 3403487542
Gli altri sono:
Elsa Chiarotto, tel n° 0434-363242 Loredana Tesolin, tel n° 3491927323
Marcello Cadamuro, tel n° 3486975783 Adelchi Anastasia, tel. n° 3473833298
Adelchi
Joos van Wassenhove (Giusto di Gand), L'istituzione dell'Eucaristia, 1473-75, Urbino, Galleria Nazionale delle Marche.
le nostre testimonianze
Un primo venerdì del mese sono andato presso una famiglia per portare la Comunione ad una persona malata. Entrando in casa dissi la frase di rito: pace a questa casa e a quanti vi abitano e nello stesso momento sentii il bisogno di dover essere io per primo nella pace e quindi pronto ad amare qualsiasi situazione.
In quella casa era presente un'altra persona (badante) che quasi da subito mise in discussione ogni mio atto e anche il nostro modo di essere cristiani, per es. cosa serve accendere la candela, oppure, voi cristiani prendete alla leggera la vostra religione tanto Dio vi perdona e quindi potete fare altri peccati, e così via.
Capii subito che era di altra convinzione religiosa, quindi una persona a cui dovevo un'attenzione particolare, per esempio non giudicarla per essere più libero di dare appropriate risposte. Risposte che sentivo non tutte uscire dal mio sacco ma suggerite da quel Gesù Eucaristia che portavo con me.
Quando ebbi finito e dato la Comunione alla signora malata ho potuto congedarmi in modo cordiale lasciando la pace in quella casa. Ma anche quella pace sentivo chiaramente che non era tutto merito mio.
Adelchi
In quella casa era presente un'altra persona (badante) che quasi da subito mise in discussione ogni mio atto e anche il nostro modo di essere cristiani, per es. cosa serve accendere la candela, oppure, voi cristiani prendete alla leggera la vostra religione tanto Dio vi perdona e quindi potete fare altri peccati, e così via.
Capii subito che era di altra convinzione religiosa, quindi una persona a cui dovevo un'attenzione particolare, per esempio non giudicarla per essere più libero di dare appropriate risposte. Risposte che sentivo non tutte uscire dal mio sacco ma suggerite da quel Gesù Eucaristia che portavo con me.
Quando ebbi finito e dato la Comunione alla signora malata ho potuto congedarmi in modo cordiale lasciando la pace in quella casa. Ma anche quella pace sentivo chiaramente che non era tutto merito mio.
Adelchi